Quattro vittorie con i suoi pugili professionisti, la partecipazione alla qualificazione olimpica di Francesco Magrì, le benemerenze ricevute dalla Federazione, le 25 manifestazioni agonistiche interregionali organizzate, i 264 match dilettantistici affrontati dai propri atleti, le 180 gare di Criterium giovanile disputate, le 106 sfide dello Sparring-Io giocate, la visita presso la propria palestra scelta tra quelle in rappresentanza della boxe del Sud Italia da parte della console generale americana di stanza a Napoli Tracy Roberts-Pounds. Sono questi i numeri e le notizie che sintetizzano il 2023, suo 53mo anno di attività sportiva, della Quero-Chiloiro Taranto, autentico punto di riferimento della boxe.
Società campione d’Italia del 2018, quattro volte scudettata a livello giovanile tra il 2013 e il 2018, dal 1970 la Quero-Chiloiro sforna allievi e talenti alla disciplina umana e sportiva nella storica palestra di via Emilia 20/b nel capoluogo jonico. Tra i due mari, la famiglia Quero – guidata dal maestro benemerito Vincenzo, campione italiano e bronzo europeo dei Leggieri negli anni Settanta – vive e sfama atleti a pane e pugilato.
LE BENEMERENZE A marzo del 2023 il comitato regionale federale di Puglia e Basilicata premia atleti, società e tecnici della boxe per i risultati conseguiti nelle stagioni 2021 e 2022. Tra i club titolati anche la Quero-Chiloiro Taranto. Questi i principali riconoscimenti ottenuti: a Cosimo Inerte viene conferita la benemerenza come maestro di pugilato; al tecnico Cosimo Quero è attribuita la Palma di bronzo al merito sportivo dalla FPI; tributi all’atleta Giovanni Rossetti campione italiano professionisti nel 2021, a Francesco Magrì campione italiano assoluti 2022 ed a Vincenzo Carparelli vicecampione italiano School Boy, già vincitore del Trofeo Coni e della Coppa Italia.
Il talento di Francesco Magrì si veste più volte d’azzurro, conquistando una vittoria ad uno dei Tornei di boxe più prestigiosi al mondo, quello di Strandja in Bulgaria, dove piega il greco Thodoris Ritzakis, per poi chiudere all’ottavo posto in seguito alla sconfitta ai punti per mano dell’olandese Tony Jas. Dopo Taranto, il quartier generale della Federboxe italiana di Santa Maria Degli Angeli è la seconda casa di Magrì, dove vi disputa sei training camp col settore tecnico della Nazionale dilettantistica.
UN VALORE ANCHE INTERNAZIONALE Oltre ad attraversare l’Italia, partecipando a campionati e riunioni dilettantistiche, la Quero-Chiloiro è anche una società che con i suoi “Pro” travalica i confini del ring nazionale. Un esempio è quello del 23enne Giovanni Rossetti, il quale, prima di tentare l’assalto il 15 dicembre nella “boxing night” dell’Allianz-Cloud di Milano al titolo vacante internazionale “Silver” Wbc dei Medi – match poi perso ai punti dal nigeriano Samuel Nmomah – si era preparato al centro federale della Nazionale tedesca di boxe, confrontandosi da sparring di Denis Radovan, semifinalista del Mondiale Ibf. Per l’italo cubano Rossetti si tratta di un quarto anno da professionista altalenante. Due sconfitte e una vittoria per l’atleta della scuderia Promo Boxe di Mario Loreni. Dolorosa la prima, il 30 luglio scorso a Santa Marinella, dove il ko imposto dal triestino Luca Chiancone gli fa perdere il titolo italiano dei Medi alla sua prima difesa. Successivamente la sua “rivincita” nel match vinto per ko tecnico sul campano Giuseppe Rauseo, il 30 luglio scorso a Tricase. Sino alla citata sconfitta di Milano nel prestigioso contesto mondiale Wbc.
Ancora Germania, come quadro internazionale di crescita, per un pugile allenato dalla Quero-Chiloiro. Si tratta del barese Francesco Lezzi, già campione intercontinentale Ubo dei Super Welter, che archivia la sua dodicesima stagione da professionista con l’unica vittoria imposta con giudizio unanime, a Molfetta, contro Christian Danilo Guido. In precedenza, Lezzi aveva disputato due match in Germania, dove viene superato ai punti rispettivamente da Jan Meiser e Dennis Dauti. In precedenza, vi era stata la prima sconfitta dell’anno nel Fiorentino davanti ai guantoni di Paolo Bologna.
Primo anno da professionista fecondo per Andrea Ottomano. Il 24enne “Medio massimo” tarantino conquista due match in 39 giorni. Dapprima, il 10 novembre alla Base Navale, in occasione del Ventiduesimo trofeo “Città di Taranto”, Ottomano mette ko nel suo debutto da “Pro” l’inglese Nicholas Bethel. Successivamente, nel match clou del III Trofeo “Città di Gioia del Colle”, il boxeur rossoblù costringe alla sua prima sconfitta il maltese Yannis Magro, trovando un equilibrio tecnico sulla linea della sua boxe, tra freddezza e nervosismo. E’ il 19 dicembre ed Ottomano costituisce l’apice di un evento collettivamente vincente della Quero-Chiloiro, che si aggiudica la sotto riunione dilettantistica con un bilancio totale di 9 vittorie, un pari e una sconfitta. Numeri che cementano il prestigio del club pugilistico di Taranto e costituiscono un faro di promesse verso il 2024.